Uno dei più grandi stratagemmi nel settore delle telecomunicazioni, che ha avuto inizio tra la fine del 2016 e il 2017, quando i principali operatori (Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb) hanno deciso di cambiare la frequenza di invio delle bollette: anziché mensilmente, hanno iniziato a spedirle ogni 28 giorni. Di conseguenza, il numero di bollette emesse all’anno diventavano 13 invece che 12.
A seguito della Sentenza della Corte di Cassazione n° 4182 del 15.02.2024, che ha risolto favorevolmente per i consumatori il contenzioso avviato con azione collettiva da Movimento Consumatori, TELECOM è stata definitivamente condannata ad accogliere, entro il termine di 30 giorni dalla ricezione delle singole richieste, le domande di restituzione dei corrispettivi di telefonia fissa versati dai consumatori in applicazione delle clausole o pattuizioni contrattuali basate su una cadenza temporale di 28 giorni anziché 30; pratica che è stata ritenuta illegittima in quanto lesiva dell’interesse dei consumatori alla trasparenza e buona fede contrattuale, nonché commercialmente scorretta.
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Per approfondire sull’argomento:
https://www.movimentoconsumatori.it/settori/telefonia-tv/azioni-mc/261-fatturazione-28-giorni