In chiusura il progetto “Chiudiamo il cerchio – idee e pratiche di economia circolare”.

Organizzatori impegnati nella rendicontazione dell’iniziativa e nella definizione delle prospettive future.

Si avvia alla conclusione il progetto Chiudiamo il cerchio – idee e pratiche di economia circolare, organizzato dall’associazione ADiC Umbria APS e dall’associazione Federconsumatori dell’Umbria APS, in collaborazione con altre realtà territoriali profit e no-profit, e finanziato dalla Regione Umbria, nell’ambito del Programma generale di intervento di cui alla DGR 1018/2019, con i fondi del Ministero dello sviluppo economico, ripartizione 2018.

Il progetto, ideato nel 2019, ideato nel 2019 e presentato a novembre dello stesso anno all’evento “Fa la Cosa Giusta” svoltosi a Bastia Umbra con la partecipazione e le presenze dei rappresentanti della Regione Umbria, di alcuni Comuni, di associazioni e di imprese che operano nei settori collegati alla economia circolare, è stato realizzato nel corso del 2020 e dei primi mesi del 2021. A causa della pandemia, le due associazioni organizzatrici hanno dovuto rimodularlo ed adattarlo all’esigenza di rispettare le misure di distanziamento sociale imposte per combattere la diffusione del virus COVID 19. Ciò non ha impedito comunque ad ADiC Umbria e Federconsumatori Umbria di realizzare decine di incontri ed iniziative on line con cittadini, associazioni, scuole ed imprese, di realizzare una app dedicata, profili sui principali social network, videointerviste, incontri con la popolazione e le istituzioni, fornire attività di consulenza in presenza, fin quando è stato possibile, e poi on line e telefonica, infografiche, videopillole, incontri con gli esperti. Dato che la maggior parte degli eventi è stata realizzata on line, questo ha prodotto una notevole quantità di materiali che possono essere consultati anche in seguito una volta conclusa questa prima fase del progetto.

“Siamo molto soddisfatti dei risultati ottenuti sino ad ora, dei contatti presi e del numero delle persone raggiunte con le nostre iniziative – ha dichiarato Giuliano Mancinellli, presidente di ADiC Umbria, associazione capofila del progetto –. La pandemia ci ha costretto a ripensare radicalmente molte attività e, purtroppo, ad annullarne alcune, ma al contempo ci ha anche imposto di fare un salto di qualità tecnologica spostando sulle piattaforme digitali numerosi incontri ed attività che erano state pensate in presenza. Oggi abbiamo molto materiale che possiamo mettere a disposizione di tutti coloro che sono interessati ai temi del progetto e che non hanno potuto assistere agli eventi in diretta”.

In questi giorni le due associazioni dei consumatori stanno predisponendo la rendicontazione delle spese sostenute. “Conclusa questa doverosa fase di rendicontazione – prosegue Mancinelli – ci concentreremo su come dare continuità a questa esperienza che non consideriamo affatto conclusa in quanto di rilevante utilità per i cittadini perseguendo l’obiettivo di promuovere uno sviluppo socio-economico compatibile con la salvaguardia dell’ambiente e della salute. I temi dell’economia circolare, della riduzione e del riciclaggio dei rifiuti sono ricompresi negli obiettivi dell’ONU per la campagna 2030 e, per il loro raggiungimento è fondamentale il contributo dei cittadini/utenti/consumatori, delle imprese, delle associazioni e delle istituzioni. Con chiudiamo il cerchio abbiamo portato questi temi al centro della vita quotidiana delle persone in carne ed ossa e intendiamo continuare a farlo anche in futuro”.

Maggiori informazioni sul progetto su https://www.adicumbria.it/chiudiamo-il-cerchio/